Esami di Maturità: due prove scritte invece di tre, niente tesina, gli orali decisi da tre buste chiuse!
Più di 400mila studenti di quinta superiore quest’anno hanno affrontato gli esami di maturità: il 19 giugno hanno iniziato con la prima prova di italiano, il giorno dopo si è svolta la seconda prova e poi si è partiti subito con gli orali, perché a partire da quest’anno non c’è più la terza prova (che era un test a domande su diverse materie). Il nome ufficiale della maturità è “Esame di Stato di Istruzione Secondaria di Secondo Grado”. ma noi la conosciamo meglio come Maturità perché il termine è rimasto nel linguaggio comune anche dopo che ha smesso di essere il nome ufficiale dell’esame, dall’anno scolastico 1998-1999. L’abolizione della terza prova non è l’unica novità di quest’anno: altre riguardano le valutazioni degli studenti e i criteri di ammissione agli esami. Non c’è stato più bisogno di avere almeno sei in ogni materia per essere ammessi, ma la media del sei a cui concorre anche il voto in condotta. Inoltre è cambiato il punteggio delle singole prove e i crediti del triennio hanno contato molto di più rispetto alla prova orale. Fino all’anno scorso venivano assegnati fino a un massimo di 25 punti per il credito scolastico, fino a 15 per ciascuna delle tre prove scritte, fino a 30 per il colloquio. Con le nuove regole il voto finale resta sempre espresso in centesimi, ma dà maggiore importanza al percorso fatto negli ultimi tre anni, in modo progressivo: il credito scolastico ha potuto incidere fino a 40 punti (max 12 punti in terza, 13 in quarta e 15 in quinta), le due prove scritte fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti. La composizione della commissione non cambia rispetto agli altri anni: un presidente esterno più tre commissari interni e tre commissari esterni. Le nuove regole sono contenute in otto decreti legislativi approvati dal Consiglio dei Ministri e riferiti alla legge 107, cioè alla riforma scolastica approvata nel luglio 2015 dal Parlamento, voluta dal governo di Matteo Renzi e conosciuta come la “Buona Scuola”. La prima prova, il tema di italiano, è sempre stato uguale per tutti, ma da quest’anno le tipologie fra cui scegliere sono state tre e non più quattro: non c’è stata infatti la traccia a carattere storico. Sono rimaste invece l’analisi del testo (tipologia A), il testo argomentativo (tipologia B) e il tema d’attualità (tipologia C). Sono state previste due tracce per la tipologia A (testi in prosa o poesia che sono stati scelti tra le opere degli autori che sono vissuti dall’Unità d’Italia a oggi e non solo nel Novecento), tre per la tipologia B (tre tracce) e due per la tipologia C (due tracce). Per quanto riguarda le materie della seconda prova, a gennaio il Ministero dell’Istruzione ha reso note le materie della seconda prova, che sono state diverse a seconda dell’indirizzo scolastico. A differenza degli scorsi anni, quest’anno le seconde prove hanno compreso due materie per ogni istituto (per esempio matematica e fisica per i Licei Scientifici e latino-greco per i Licei Classici). La prova orale è il punto su cui studenti e professori si sono lamentati di più poiché è stata una vera e propria novità. È stata eliminata la tesina e al suo posto gli studenti hanno dovuto scegliere fra tre buste preparate dalla commissione d’esame, che contenevano materiali utili per poter iniziare il colloquio, per esempio un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta dai libri di testo, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico o uno spunto progettuale. La scelta dei materiali (testi, documenti, progetti, problemi) è stata effettuata tenendo conto della specificità dell’indirizzo e del percorso effettivamente svolto nella classe. Ogni commissione ha preparato un numero di buste pari al numero dei candidati più due, così che ogni studente ha potuto scegliere tra una terna di buste e iniziare la propria interrogazione basandosi sul contenuto di quella. I maturandi hanno dovuto anche presentare una relazione sull’esperienza di alternanza scuola- lavoro e sono stati interrogati anche sulle attività di Cittadinanza e Costituzione. In mostra alla scuola primaria Locatelli la Pinacoteca di Brera