La sicurezza dei materiali dentistici

Una domanda ricorrente dei pazienti è sui materiali impiegati per la realizzazione delle corone (capsule), delle protesi mobili (apparecchi dentali) e degli impianti. La preoccupazione è se i metalli e le resine che costituiscono questi dispostivi possano creare allergie o danni più seri all’organismo. Innanzitutto è bene ricordare che qualsiasi dispositivo, per legge, deve essere realizzato con criteri ben precisi e che il laboratorio odontotecnico allega al manufatto una certificazione, nel rispetto di una normativa comunitaria europea, denominata “dichiarazione di conformità”. Questa certificazione equivale a forma di garanzia sulle caratteristiche e sui componenti utilizzati che, quindi, devono essere solo quelli ammessi e con un rischio di reazioni allergiche entro tolleranze considerate accettabili dalla letteratura medica. In questa certificazione sono anche indicati alcuni riferimenti per un’inequivocabile identificazione, come il lotto di produzione degli eventuali metalli e il numero progressivo della richiesta di realizzazione del dentista. Tra l’altro, il paziente può richiedere una copia di questa certificazione, in allegato alla fattura di saldo delle prestazioni. Merita un discorso a parte il titanio, metallo utilizzato per gli impianti, cioè le viti che s’inseriscono nell’osso, con la funzione di radici artificiali per ricreare un dente. Dopo più di cinquant’anni del suo utilizzo in medicina, non risulta alcun caso certo di allergia o di danno nell’organismo, pertanto, da questo punto di vista, è il metallo più sicuro utilizzato in ambito dentistico e ortopedico. Nel caso in cui il paziente sia allergico alle leghe metalliche utilizzate per realizzare corone, ponti o protesi mobili, può essere utilizzato il titanio, per le caratteristiche sopra esposte. Questo discorso è valido anche per le protesi mobili dette comunemente dentiere, sia per quelle completamente in resina e sia per quelle miste lega metallo-resina, i cosiddetti “scheletrati”. In caso di allergia accertata verso la resina ne esistono anallergiche, e le eventuali leghe possono essere sostituite con il titanio che, come detto sopra, è il metallo più sicuro per gli utilizzi in medicina. Infine, per quanto riguarda gli impianti, non è il laboratorio odontotecnico a dover produrre la certificazione di conformità, ma l’azienda produttrice dell’impianto. Questo aspetto è molto importante in uno scenario di “mercato” delle prestazioni implantologiche, caratterizzato da una corsa al ribasso dei prezzi degli impianti. Il consiglio che si può dare è di chiedere il nome dell’azienda produttrice, e tutte le certificazioni sia dell’azienda e sia del singolo impianto che è utilizzato. In aggiunta, fare una piccola ricerca in internet e, di solito, le aziende più affidabili hanno un sito con una sezione dedicata ai pazienti.
Dott. Nunzio M. Tagliavia – via L. Mainoni D’Intignano 17/A 20125 Milano – Tel. 026424705