Maristella Maggi autrice di molti libri per ragazzi
Beatrice Corà
Ho avuto la possibilità di conoscere Maristella e desidero scrivere di lei poiché ritengo che i suoi tanti libri (per i ragazzi delle Medie) siano notevoli. Autrice di “Quando si aprirono le porte”, testimonianza del nostro Venanzio Gibillini di cui si è scritto su “Zona Nove” nel febbraio di quest’anno, mancato a 94 anni e sopravvissuto, come uomo politico, a ben 3 campi di sterminio. Lascio a lei la parola: “L’idea è nata dal desiderio di preparare i miei alunni di Terza Media alla visita didattica al campo di sterminio di Mauthausen e poi anche dalla volontà di rendere i ragazzi consapevoli che la Storia non è una serie di fatti, di numeri e di date oppure ancora la semplice narrazione delle “gesta di alcuni grandi”, ma è piuttosto l’insieme delle vicende vissute da persone reali e comuni e ancora una straordinaria riserva di insegnamenti per la convivenza civile e quindi per la Vita. Quello che è accaduto allora, è ancora vicino e ricco di insegnamenti oggi, anzi fornisce la giusta chiave di lettura per capire l’oggi. Venanzio, al quale io sono stata molto legata, era un uomo di pace, sia perché renitente alla leva, essendosi rifiutato di andare a combattere nell’esercito tedesco, e per questo motivo è stato catturato, sia per il suo straordinario impegno offerto in tantissime occasioni per le scuole. E noi oggi siamo qui per la parola, elemento grandioso che ci permette di abbattere ostacoli: la parola è veicolo di conoscenza, di affetti, di salvezza e di Memoria. Nei lager si è messa in atto una vera e propria politica di distruzione della dignità dell’uomo, nei suoi aspetti fisici e psicologici: la scrittura con la sua pratica e con la sua disciplina ha infinite ricchezze, proprio come la parola. Le scuole nelle quali sono stata sono davvero tante. In Lombardia e non solo. A Loreto, nel 2013, davanti a 600 ragazzi, poi 2 volte ad Andria, Benevento e Cagliari, Bari e Giovinazzo, oltre ad incontri organizzati dall’Anpi di Inzago, Bellinzago, Pessano e dalla Biblioteca comunale di Gorgonzola e di Pessano. Il libro: “Quando si aprirono le porte” è diventato uno spettacolo teatrale, a Brugherio, un messaggio di diffusione del libro, dalla voce e dal cuore di tanti ragazzi, uno spettacolo di grande fascino! Anche all’altro libro: “Il vento si fermò ad Auschwitz”, sono molto legata. Parla di un mondo tutto femminile e le protagoniste sono ebree. Stessa problematica “Quando si aprirono le porte” vista però da un’angolatura diversa. Il vento rappresenta la pietà di quelli che, nel dramma di Auschwitz, non rimasero indifferenti, ma si misero in ascolto dei bisogni, delle richieste mute, del dolore profondo e porsero aiuto. Così ha confidato Sara, la protagonista della prima parte del libro, all’autrice: “Non tutti ci girarono le spalle, molti si accorsero delle nostre sofferenze e ci aiutarono”. Scritto a 70 anni dalla tragedia della Shoah, il testo, con l’intento di accendere una doverosa fiammella di Memoria, ripercorre alcuni di quei momenti sciagurati. È una donna la voce guida, Sara, a rappresentare tante donne che il nostro ricordo non dimenticherà mai. È la Storia che raccoglie tutte le vicende, perché il pensiero chiede affetto, ma la Memoria chiede il rigore della conoscenza e della verità”. Noi di “Zona Nove” siamo riconoscenti a Maristella Maggi del suo grande impegno che porterà ancora avanti nelle scuole della nostra zona e là dove possa essere necessario trasmettere questa “pagina” di Storia da ricordare ogni giorno!