L’agenda del Governo: blocco dell’Iva, meno tasse per i lavoratori, lotta all’evasione

Ottobre è il mese in cui il Governo imposta la manovra economica per gli anni successivi presentando il Documento di Economia e Finanza, lo strumento con cui si indicano gli obbiettivi delle politiche economiche che la maggioranza intende realizzare. Quest’anno leggere quel documento è particolarmente importante perchè lì si possono trovare gli elementi di discontinuità con il Governo precedente e le ragioni, almeno per il Pd, della scelta di costituire un nuovo Governo dopo che Salvini ha fatto cadere il precedente. La prima ragione sta nella necessità di evitare l’aumento dell’Iva che ricadrebbe su tutti i cittadini e penalizzerebbe i più deboli. Servono 23 miliardi per congelare le clausole di salvaguardia che Salvini aveva portato, appunto, da 11 a 23 miliardi. Non solo ridare credibilità ai conti pubblici significa poter ridurre gli interessi sul debito pubblico. Abbiamo un debito pubblico enorme e per pagarlo chiediamo di prestarci soldi ai cittadini e agli investitori, se c’è fiducia nel futuro del Paese possiamo pagare interessi più bassi, se no crescono. Lo spread è l’indicatore della fiducia e il fatto che da un mese e mezzo si sia più che dimezzato già oggi ci ha consentito di risparmiare 4 miliardi da utilizzare per sostenere i servizi essenziali e non tagliare Sanità o Scuola In secondo luogo vogliamo sostenere i redditi delle persone che lavorano. Per questo si inizieranno ad abbassare le tasse sul lavoro, consentendo ai dipendenti che guadagnano fino a 26 mila euro di poter beneficiare per il prossimo anno di 500 euro in più in busta paga, arrivando, negli anni successivi, fino a 1500 euro. In una fase in cui le risorse sono limitate scegliamo di aiutare chi ha più bisogno, il contrario della flat tax che avrebbe favorito i redditi più alti. In terzo luogo serve rispondere all’emergenza ambientale, mettendo in campo interventi significativi per ridurre le emissioni, ridurre il consumo di suolo, promuovere l’economia circolare e l’uso di energie alternative. Prevediamo di investire 50 miliardi nei prossimi anni per favorire l’innovazione e l’uso di tecnologie verdi, per cambiare il nostro modo di produrre e di consumare. Così si possono creare centinaia di migliaia di posti di lavoro e diminuire i costi delle bollette ma, soprattutto, questo è l’unico modo per rispondere alla domanda di futuro che milioni di giovani hanno sollecitato, manifestando nelle piazze di tutto il mondo, per salvare il pianeta che rischia di essere compromesso se non si fa subito qualcosa. Infine, per avere più risorse da investire, vogliamo combattere l’enorme scandalo dell’evasione fiscale che in Italia ammonta ad oltre 100 miliardi di euro. Se tutti pagassero le tasse si potrebbe davvero vivere meglio, avere più soldi per aiutare i più deboli, investire sulla crescita e ridurre le tasse per tutti. La tracciabilità del denaro e quindi dei pagamenti, attraverso la massima diffusione dei pagamenti elettronici, è un sistema efficace, già sperimentato in molte realtà, per combattere l’evasione. Per questo verrà incentivato l’utilizzo delle carte per i pagamenti, diminuendo i costi e premiando chi le usa. Dopo un Governo che è riuscito a fare 9 condoni, in un anno e mezzo, chiamandoli con nomi di fantasia come “pace fiscale” ma che condoni restano, la discontinuità è evidente. Il nostro obbiettivo è l’opposto di quello di chi strizza l’occhio a chi non vuole rispettare le regole. Serve combattere l’evasione per poter pagare tutti meno tasse. Ecco: lotta all’evasione, evitare l’aumento dell’Iva, diminuire le tasse per i lavoratori dipendenti, investire sull’economia verde, non tagliare su sanità e scuola, sono le linee della manovra economica e gli obiettivi del nuovo Governo.