Tutti cinesi, pittori, interpreti e filosofi al Centro Culturale della Cooperativa

Il Centro Culturale della Cooperativa ha ripreso la propria attività con un ricco programma di cui vi diamo alcune anticipazioni.

Venerdì 18 ottobre, in collaborazione con il Centro Filippo Buonarroti, “Cina: Un grade paese in marcia verso cambiamenti epocali”, relatore Carlo Antonio Barberini. Correva l’anno 1803. Gli storici raccontano che Napoleone, guardando una carta geografica, abbia puntato il dito sulla Cina affermando “Qui giace un gigante addormentato: lasciatelo dormire perché quando si sveglierà scuoterà il mondo” La Cina è un Paese unico: nessuna altra nazione può rivendicare una continuità di civiltà altrettanto lunga, o un rapporto così intimo con il proprio passato, anche se vi sono altre società, e tra queste gli Usa, che rivendicano l’applicabilità universale dei propri valori e istituzioni. Nell’arco dei 70 anni dalla fondazione della Repubblica Popolare da parte di Mao Zedong, la Cina è diventata un mondo che si è aggiunto al mondo: quasi metà della crescita dell’economia mondiale degli ultimi decenni è dovuta ad essa. In occasione della grande parata militare tenutasi a Pechino in questi giorni la Cina ha dimostrato di essere nel pieno di un programma di sviluppo militare senza precedenti e, come ha dichiarato il presidente cinese Xi Jiping: “Non c’è forza che possa scuotere le fondamenta di questa grande nazione”.

Mercoledì 23 ottobre, un nuovo appuntamento con l’arte e, ovviamente, con Anna Torterolo che ci accompagnerà a Palazzo Reale per visitare “La Collezione Thannhauser. Da Van Gogh a Picasso”. Justin Thannhauser (1892-1976) era uno dei grandi mercanti d’arte di origine ebraica che si rifugiarono in America durante le persecuzioni razziali naziste. La sua famiglia possedeva numerose gallerie d’arte in tutta Europa e Justin aveva conosciuto personalmente molti famosi artisti delle Avanguardie. Grazie ad un gusto raffinato e a scambi con altri collezionisti divenne proprietario di opere di Impressionisti, Post impressionisti e Avanguardie, di autori come Toulouse Lautrec, Van Gogh, Rousseau (suo il quadro di presentazione della mostra), Manet, Degas, un nucleo di opere di Picasso ed altri. Alla sua morte, nel 1976, lasciò una splendida raccolta di opere alla Fondazione Guggenheim. Quindi la mostra a Palazzo Reale arriva diritta dalla mitica Fith Avenue di New York, dalla grande spirale rovesciata progettata da Frank Lloyd Wright, a pochi passi dalla favolosa gioielleria Tiffany.

• Una new entry per 3 incontri mercoledì 6 – 13 – 20 novembre dedicati ad un Laboratorio di pratica filosofica. Filosofia – in greco antico: “philosophía”, composto da “phileîn” (amare) e “sophía” (sapienza, ossia “amore per la sapienza) – è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull’essere umano Così dicono le fonti che trattano l’etimologia del termine, ma noi affronteremo la filosofia in maniera un po’ diversa. Ed ecco nascere “Pensare in biblioteca – laboratorio di pratica filosofica” condotto da Vincenza Minniti. Laureata in filosofia, ha insegnato latino e greco al Parini ed ha poi inaugurato a San Donato Milanese la tradizione del Liceo classico. Dal 2010 si occupa solo di filosofia ed è membro del laboratorio di filosofia contemporanea dell’Università di Trieste. V. Minniti sarà al Centro Culturale per 3 incontri sul tema “Il Cambiamento” declinato in: Le abitudini, L’identità, La scelta. Che cos’è un laboratorio di pratica filosofica? Un modo diverso di avvicinarsi alla filosofia, basato sul dialogo, in uno scambio di esperienze, sul confronto e la messa alla prova delle concezioni del mondo, delle scelte, dei valori nostri. Non si fa “storia della filosofia”, non si fa “lezione”, non ci si limita ad ascoltare: tutti sono chiamati al colloquio in quanto ogni incontro è uno spazio di riflessione guidata, su una tematica specifica, dove tutti i partecipanti hanno pari dignità come validi interlocutori. Un’occasione per sperimentare con gli altri una pratica di pensiero che getta una nuova luce su concetti o problemi attraverso una comunicazione che rispetta le opinioni e le scelte degli altri. Sono aperte le iscrizioni al corso: 02/66114499.

Venerdì 8 novembre ritornerà al Centro Culturale Paolo Maria Noseda già da noi l’anno scorso con un incontro di grande successo dedicato alla “magia della parola”. Qualche cenno su P. M. Noseda, uno dei più noti e apprezzati interpreti in Italia, oltre che traduttore, speech coach e ghostwriter. Il suo nome ed il suo volto non sono forse noti come la sua voce, che da anni accompagna gli spettatori di “Che tempo che fa”: è lui l’interprete ufficiale degli ospiti stranieri di Fabio Fazio, nonché l’autore del libro “La voce degli altri” storie e riflessioni per descrivere un mestiere sconosciuto, che ha un requisito base: la curiosità per tutto ciò che è “l’altro”. Il tema di questo nuovo incontro sarà la “comunicazione” con “Ascoltare, analizzare e comunicare: una serata parlando di noi agli altri”. Dunque una conversazione sui molteplici aspetti della comunicazione contemporanea: dal pensiero, dalla pagina scritta ai media, o anche dalla singolarità alla pluralità di situazioni culturali e geografiche. Sì farà un’analisi interattiva con il pubblico delle varie modalità espressive e di comunicazione: dalla comunicazione aziendale a quella mediatica e pubblicitaria, dall’intrattenimento alla comunicazione istituzionale a livello internazionale. Vedremo come si costruiscono sia un’ “immagine” che una “storia” e come si comunicano. Si prenderà come esempio la concezione e sviluppo della comunicazione internazionale di un’azienda italiana.