Case popolari del Comune di Milano: ecco il punto della situazione

Case Popolari (Erp) del Comune di Milano: qual è la situazione? come si vive? com’è cambiata la situazione dopo il passaggio di gestione da Aler a MM spa? a che punto siamo con il tema morosità? La parola a Matteo Quitadamo, funzionario di Milano del Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini Assegnatari.

Facciamo il punto della gestione delle case del Comune dopo il passaggio da Aler a MM spa. Occorre tornare al 2014 quando la giunta Pisapia decise di affidare la gestione degli alloggi comunali a MM. Quando è stata fatta questa operazione, in tutta sincerità, i sindacati degli inquilini erano scettici, salutando l’evento con il beneficio d’inventario, visto che la gestione Aler non brillava certo per efficienza. I fatti purtroppo ci hanno dato ragione, al di là dei primi mesi efficienti, dove evidentemente sono state investite molte risorse, la gestione MM non è risultata differente da quella dell’Aler, anzi in molti casi è peggiorata sia dal punto di vista manutentivo degli alloggi, nella tempestività negli interventi e soprattutto nelle relazioni sindacali. Anche se dobbiamo riconoscere che su altri fronti le cose sono migliorate (recupero alloggi sfitti e occupazioni abusive). Tutto sommato nel cambio di gestione non è cambiato niente.

Su quali aspetti ritieni si debbano, e si possano, fare passi avanti? L’aspetto su cui in assoluto è necessario un cambio di passo è la tempestività nel rispondere al dramma delle manutenzioni negli alloggi, soprattutto in quei casi dove c’è una emergenza reale del vivere quotidiano: stiamo parlando di manutenzioni ordinarie e non di quelle straordinarie. Altro aspetto determinante, qui mi ripeto costantemente, è la sicurezza nei quartieri visto che, se togliessimo un po’ di degrado, potrebbe migliorare di parecchio.

Morosità: da sempre uno dei temi più scottanti del mondo Erp. Ci rammenti le tappe già percorse, anche grazie alle delibere del Consiglio Comunale, per cercare di sanare i debiti che tanti, forse troppi, residenti hanno accumulato nel corso degli anni? Diciamo che la parola morosità spaventa un po’ tutti, ma la vicenda del Comune di Milano ha delle caratteristiche precise che vengono da lontano, sin dal 2003. Non voglio ripercorrere la storia, che oramai tutti conoscono, ma mi preme sottolineare che è una vicenda che va avanti da troppi anni. Il Consiglio comunale, prima con Giuliano Pisapia e poi con Beppe Sala, ha cercato di porre rimedio a questa situazione a dir poco dolorosa. Ci sono state diverse delibere comunali, accordi sindacali che sono stati stracciati. Ma io dico che, ed è un mio parere personale, non c’era realmente la volontà politica di risolvere la questione, visto che si è lasciato il tutto in mano ai burocrati di MM e dei tecnici del Comune di Milano.

E veniamo alla novità delle ultime settimane: i sindacati inquilini hanno raggiunto un nuovo accordo con il Comune di Milano. Di cosa si tratta? Possiamo considerare concluso il percorso di rientro delle morosità? È stato siglato un nuovo accordo sul recupero della morosità pregressa, che è stata divisa in due grosse aree: la prima riguarda la morosità 2003/2009, quella più vecchia con l’azzeramento quasi totale del debito e comunque differenziato in base all’entità del debito; la seconda riguarda il periodo che va dal 2010 al 2016 che, pur seguendo lo stesso schema, utilizza criteri diversi, con la possibilità di fare ricorsi e presentare di nuovo la documentazione utile per il ricalcolo di canoni e spese. Il mondo sindacale e il Sunia di Milano ritengono che sia giunto il momento di porre fine a questa lunga vicenda e le premesse ci sono! E gli accordi pure. Il nostro auspicio è che non ci sia più nessuno che cambi le carte in tavola, pensando di ricavare un beneficio per la parte che rappresenta.