Parlane con me, Paola Chilò, la tua naturopata

Nuova rubrica interattiva per voi lettori
Prenditi cura del tuo benessere psico/fisico chiedendo un consiglio, scrivi a naturopaki@gmail.com
• I segnali della pancia “Per anni ho sofferto di pancia gonfia, attribuendo a questo problema un’alimentazione scorretta. Ho provato a prendere fermenti lattici ma la cosa si risolveva poco e per breve tempo. Poi ho scoperto che il gonfiore aumentava quando al lavoro o nell’ambiente famigliare, non riuscivo a reagire ad alcuni torti o ingiustizie che sentivo di subire. Può esserci un nesso?” Anna B.
Certamente cara Anna, ormai è ben noto che l’intestino può essere considerato il secondo cervello. Vi è una netta correlazione fra il sistema nervoso, emozioni e reattività intestinale. Basti pensare a quando siamo sotto esame e l’intestino ci induce a correre in bagno più volte. Il labirinto oscuro che risiede nel nostro addome (sede delle emozioni istintive) produce una sorta di fermentazione reattiva a processi che in realtà nascono nella parte emotiva. Se tu non riesci a reagire l’intestino te lo dice… e si prende il suo spazio gonfiandosi. Un rimedio naturale efficace in questi casi, che agisce sia sugli aspetti psicosomatici, sia sulle mucose, è il macerato glicerico di Ficus Carica, 30 gocce per tre volte al dì, con l’aiuto di un fiore di Bach per l’autostima: Larch che aiuta a liberare la parte più alta e decisa di te.
• La stipsi ostinata che non passa “Sono una ragazza che combatte da sempre con una stipsi ostinata che mi rende nervosissima. Mi sforzo, ma nello stesso tempo trattengo, anche se prendo lassativi. Vero è che dopo la loro assunzione mi libero ma sempre con una grande fatica e lotta. Ma da cosa può dipendere? Mi sento piuttosto frustrata e ormai con uno stato d’ansia rispetto al tanto agognato evento evacuativo, ormai è un combattimento. Serena C.
Gentilissima Serena, è chiaro che il tema che si evince è proprio “il lasciar andare”. Cosa trattieni di te? Cosa trattieni nei vari scenari della vita? Cosa vuoi controllare con tanta fatica? Sicuramente c’è anche uno stile di vita legato all’utilizzo di poca acqua e fibre scarse, quindi sarebbe utile un riequilibrio alimentare in tal senso, con l’aggiunta di probiotici e prebiotici adeguati al caso. Ma la domanda vera che ti dovresti porre è: “Perché non cedo?” Accogli dentro di te il pensiero che cedere non vuol dire perdere, bensì essere consapevoli delle proprie forze ed i propri limiti.
• Il mal di scuola “Il mio bimbo di sette anni mi sta facendo preoccupare molto poiché vomita tutte le volte che si trova di fronte all’entrata della scuola. Sono drammi e pianti ogni giorno, lamentandosi della forte nausea, che dopo un’ora passa. Da circa un anno ha un fratellino, ma sembrava felice di accoglierlo con lui. Cosa posso fare?” Veronica C.
Cara Veronica, tu stessa hai messo in relazione la nascita del fratellino con il forte disagio che avverte davanti a scuola. E’ naturale che nell’ambiente confortevole di casa/nido, così rassicurante, le sue certezze non vengono destabilizzate. Il suo ruolo non viene discusso, la paura di essere “sostituito” o addirittura “abbandonato” si manifesta quando deve lasciare mamma e casa, ed entrare nel luogo più o meno sconosciuto. Il vomito è chiaramente il rifiuto profondo di tale situazione. Il tuo bimbo sta attraversando un periodo di forti cambiamenti e si può aiutare con alcuni fiori di Bach: Star of Bethlem per il trauma, Walnut per il cambiamento, Chicory per l’attaccamento alla mamma, Honeysuckle per tagliare con le vecchie abitudini, e tanto amore materno.