Le “nostre” macchine per scrivere in cima al Pirellone

La notizia viene da Umberto Di Donato, il presidente del Museo della Macchina per Scrivere. “In occasione della mostra ‘Dal Piccione alla @chiocciola e… storie di via Menabrea’, superando ogni tipo di difficoltà, siamo riusciti ad esporre sul Pirellone tre pezzi della nostra collezione per il Museo europee di comunicazione”. La Mostra è stata allestita dal 21 al 31 ottobre all’ultimo piano, il trentunesimo, dell’edificio che è stato il più alto della città per circa cinquant’anni, anche più alto dell’amata e venerata Madunina meneghina. Fu costruito dalla società Pirelli alla fine degli anni cinquanta, quando il Di Donato, ventenne, giunse a Milano, fiducioso che questa città potesse dare sfogo alle sue aspettative di vita. “Non immaginavo che sarebbe diventato nel 1960 il grattacielo più alto d’Italia e anche d’Europa, rimanendo tale per molti anni, con i suoi 127 metri di altezza, anche più su della Madonnina, tanto che fu necessario installare sul suo tetto una riproduzione ridotta della statua originale, per rispettare la tradizione e anche una normativa comunale che vuole la “Madunina” collocata sempre in cima al punto più alto della città”. Da lassù, dal “belvedere”, si vede tutta Milano, “Chi l’avrebbe detto che nel 2019, per dieci giorni, vi avrei esposto tre pezzi importanti del museo da me creato”. È proprio qui che insieme ad altri importanti espositori, per ricordare le origini della comunicazione e le enormi difficoltà superate dall’ingegno umano per la trasmissione rapida di messaggi da un luogo ad un altro sono stati esposti questi tre miei ‘gioielli’: la Mignon Aeg, una monotasto prodotta in Germania nel 1921 (foto 1); la macchina che scrive cinese con 3600 ideogrammi del 1912 (foto 2); la Smith Premier a doppia tastiera prodotta in Usa nel 1889 (foto 3). Quest’ultima, la Smith Premier, è stata richiesta perché tra gli 84 tasti della “doppia tastiera” (una per le maiuscole e l’altra per le minuscole, poiché allora il movimento “maiuscola” non era ancora stato inventato) presenta anche quello con la chiocciola (@) che valeva un’abbreviazione commerciale e precisamente: at price of…, ossia al prezzo di…”. Anche questa volta Umberto Di Donato e le sue macchine per scrivere hanno reso la nostra zona ancora più importante.