Milano corre, anche grazie a 830 milioni messi dallo Stato. Verso un ampliamento delle linee metropolitane e di superficie

Negli ultimi giorni del 2019 Milano ha ricevuto nuovi importanti finanziamenti per infrastrutture del trasporto pubblico dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti guidato da Paola De Michelis (vedi foto). E, come scritto nel titolo, non si tratta di noccioline ma di 830 milioni di euro che sono la cifra notevole ma necessaria per portare a termine i tanti progetti lungimiranti messi in pista da Palazzo Marino per vincere la battaglia contro lo smog e il congestionamento della nostra Città Metropolitana. In particolare il Ministero ha dato parere favorevole all’inserimento di 15 milioni di euro in legge di bilancio per potenziamento dell’hub Cinisello Balsamo-Monza Bettola tra M1-M5-A4-SS36; ha poi inserito 812 milioni di euro nello schema di decreto che ha ricevuto l’intesa in conferenza unificata Stato Regioni Comuni per il prolungamento della M1 da Bisceglie a Baggio-Olmi-Cesano Boscone, per il sistema di segnalamento e per 21 treni della M3 e 50 filobus. Con un altro Decreto appena approvato sono stati destinati al Comune di Milano 1,9 milioni di euro per la progettazione dell’hub M4 Segrate-Linate, del prolungamento della M5 San Siro – Settimo Milanese, per il prolungamento della metrotranvia Nord da Bicocca a Ospedale Niguarda Pronto Soccorso e per il prolungamento del tram 2 da Bausan a Bovisa Fs e Villapizzone Fs (altro tratto della metrotranvia Nord). Come si vede i progetti non riguardano solo interventi nel Comune di Milano ma soprattutto prolungamenti nell’area metropolitana milanese che consentiranno di offrire un sistema di trasporto pubblico competitivo e fruibile a circa 4,5 milioni di abitanti che vivono e lavorano negli oltre 230 Comuni della Città metropolitana di Milano, della Provincia di Monza e Brianza e aree limitrofe, una delle aree più densamente abitate in Europa. Solo bloccando le auto nei Comuni di partenza, offrendo ai pendolari un efficace ed efficiente sistema di trasporto pubblico, si può fare respirare e muovere meglio la più importante e produttiva realtà economica d’Italia e una delle più importanti d’Europa. Lunga e articolata la dichiarazione rilasciata da Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici del Comune di Milano: “Sono state premiate la scelta e la capacità di Milano di progettare e investire in infrastrutture di trasporto pubblico in città e nell’area metropolitana. Gli investimenti dello Stato arrivano grazie al tempismo, alla collaborazione fra più Enti Locali, alla qualità delle proposte volte a migliorare gli spostamenti in un area strategica e a contrastare la congestione da traffico privato e le emissioni climalteranti. Per quanto riguarda l’hub di Cinisello si tratta di un’opera necessaria alle Olimpiadi ma soprattutto strategica per migliorare la qualità della mobilità nell’area milanese e monzese. Stiamo prolungando il percorso delle due linee della metropolitana (M1 da Sesto FS a Cinisello Balsamo – Monza Bettola e M5 da Bignami a Monza polo istituzionale Brianza) che grazie a questo hub saranno in connessione tra loro, con il traffico privato della A4 Milano-Venezia, della SS66 Milano-Lecco-Sondrio-Bormio, della SP 46 Rho-Monza e con il sistema ferroviario del nodo Milano Monza. Con questo finanziamento di 15 milioni di euro saranno meglio connesse e rafforzate le strutture di interscambio e i parcheggi e nascerà il più importante snodo del nord-est presente nel bacino milanese, permettendoci così di offrire un’adeguata risposta alla domanda di mobilità generata dal territorio densamente urbanizzato e industrializzato dell’area a nord est di Milano. Ora si tratta di andare avanti nella progettazione definitiva, nella conferma dei cofinanziamenti necessari dai bilanci del Comune di Milano, di Regione Lombardia, degli altri enti locali coinvolti. Non va dimenticato che i potenziamenti delle linee metropolitane portano un aumento dei passeggeri e un aumento dei costi di gestione: per questo chiediamo che aumenti il fondo per trasporto pubblico nazionale e regionale, e non si lascino sole le città e i Comuni quando devono aumentare i servizi. Purtroppo i trasferimenti regionali per la gestione del trasporto pubblico dell’area milanese nel 2020 e gli anni successivi sono in diminuzione: noi non possiamo accettarlo”.