“Contro l’inquinamento sviluppo e ambiente devono camminare a braccetto”

La sostenibilità attraversa la nostra vita. Sempre. Basta pensarci un attimo. È sempre più evidente, infatti, che la sostenibilità non riguardi solamente un aspetto della nostra esistenza, bensì svariati fattori e che, quindi, l’amministrazione pubblica debba avere un approccio trasversale al tema, per lavorare in modo sinergico, senza muoversi a compartimenti stagni. Riflettiamoci un po’ insieme. Il Piano Quartieri, su cui, come Comune di Milano, abbiamo molto investito, ha lo scopo di garantire la riqualificazione di quelle zone che non sono centrali e che hanno certamente criticità, ma anche forti identità e senso di appartenenza. Si tratta, quindi, di un modo concreto per aiutare e sostenere chi abita e vive lì e assicurare sostenibilità. Anche in Urbanistica si deve parlare di sostenibilità. Infatti la sfida non è quella di visionare progetti, ma di impostare una nuova politica dell’abitare che assicuri nelle varie edificazioni un mix sociale; che favorisca la realizzazione anche di appartamenti in affitto a prezzi agevolati rendendo, pertanto, più sostenibili e vivibili i nuovi centri della città. E così vale anche dal punto di vista della Salute, del Sociale, della Parità di genere, della conciliazione dei tempi. Basti pensare a come sia necessario continuare a investire, solo per fare un esempio, nella messa disposizione di posti negli asili nido. Evidentemente si parla di sostenibilità nella mobilità con interventi coraggiosi, forse poco popolari e in controtendenza, come Area B, Area C, ma anche con il potenziamento dello sharing delle automobili e, soprattutto, delle biciclette su cui vi sono stati nuovi investimenti per avere in città 630 bici in più per un totale di 5430. Pensiamo anche all’impegno di risorse per potenziare i mezzi pubblici con la realizzazione e l’apertura di nuove metropolitane e con la sostituzione degli attuali bus con quelli elettrici, oppure alle colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Sono solo alcuni esempi e molto ancora si può e si deve fare per a nostra Città. La chiave di volta, però, penso stia nel parlare di sostenibilità con tutti, proponendo azioni che coinvolgano la totalità della città: imprese, terzo settore, cittadini proprio perché si tratta di una responsabilità collettiva. Con questo spirito ci si è mossi promuovendo la campagna plastic free – mettiamo al bando la plastica – con azioni simboliche, che vadano a mutare la mentalità e le abitudini diffuse, ma anche pratiche e concrete. Ad inizio anno scolastico, infatti, il Comune ha regalato agli studenti e alle studentesse una borraccia. È stato certamente un gesto simbolico ma che lancia un messaggio preciso, in particolare ai più giovani, ovvero che l’acqua del rubinetto è buona e controllata e che la plastica usa e getta è solo uno spreco. In tal senso si è lavorato anche con le imprese, nei locali della movida milanese in collaborazione con Confcommercio e Legambiente e si è stipulato un patto con i promotori di iniziative realizzati in spazi comunali per avere eventi green, con l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili o bio, il potenziamento di una raccolta differenziata seria e la conservazione o donazione del cibo in eccesso. A proposito di sostenibilità e contenimento degli sprechi alimentari stanno nascendo alcuni Hub per la raccolta delle eccedenze di mense e supermercati per essere donate a chi non può permettersi un pasto. Il primo Hub in via Borsieri, al quartiere Isola – l’idea è quella di aprirne uno in ogni Municipio – in 12 mesi ha recuperato 77 tonnellate di alimenti per un valore di circa 308mila euro, equivalenti a 154mila pasti, provenienti da 11 supermercati della grande distribuzione e cinque mense aziendali che avrebbero altrimenti sprecato prodotti ancora buoni, ma in scadenza o in surplus. E le ha fatte avere, tramite 21 Onlus, a 3.950 persone di 1.300 famiglie residenti principalmente nel Municipio 9, dove ha sede il centro. E poi ancora pensiamo alle mense scolastiche dove dal 2016 vengono usate stoviglie biodegradabili e compostabili. Questa scelta ha portato conseguenze non banali: erano utilizzati 16milioni di piatti di plastica all’anno e quindi sono state risparmiate 720 tonnellate di plastica annui. E sono state coinvolte le scuole con la campagna ambiente a scuola perché il futuro dei ragazzi passa anche da queste scelte e dalla consapevolezza dell’importanza della raccolta differenziata, basti pensare a quanta carta viene utilizzata in ambiente scolastico e di come sia, quindi, importante recuperarla e riutilizzarla. Ma alziamo lo sguardo e consideriamo anche a cosa potrà succedere nei prossimi anni: gran parte dei 7 ex scali ferroviari (Scalo Farini, Scalo San Cristoforo, Scalo Porta Romana, Scalo Lambrate, Scalo Greco-Breda, Scalo Rogoredo; Scalo Porta Genova) saranno riqualificati e questo vorrà dire avere 7 grandi parchi in più in città. Ne sono previsti complessivamente 20 di circa 20mila mq ciascuno; saranno piantumati 3milioni di alberi in più e sarà attiva la M4 con 10mila tonnellate di C02 in meno ogni anno. Parlare, dunque, di sostenibilità e di verde non vuole dire fermare lo sviluppo di una città, ma riuscire a coniugare lavoro, sviluppo e vivibilità; vuol dire cambiare mentalità e questo può avvenire solo con l’impegno di tutti e di ciascuno.