La Corte Costituzionale a scuola in cattedra

Il progetto “Viaggio in Italia, la Corte Costituzionale nelle scuole”, sorto da una collaborazione tra Parlamento, Ministero dell’Istruzione e Uffici Scolastici Regionali, prevede un ciclo di incontri tra i giudici costituzionali e i giovani studenti. Si tratta di una prosecuzione del “Viaggio” partito nel 2018 e che ha coinvolto 36 scuole e 7.410 studenti. Al centro degli incontri ci sono, tra gli altri, i temi della genesi, della composizione e del funzionamento della Corte Costituzionale, nonché della sua attività illustrata attraverso le sentenze che hanno inciso di più nella vita delle persone. Ogni scuola d’Italia può aderire ai progetti proposti per approfondire i princìpi della Carta Costituzionale, la conoscenza delle istituzioni e la partecipazione alla vita democratica. È un’occasione per arricchire la propria offerta formativa, realizzare percorsi didattici innovativi, collegarsi più strettamente al proprio territorio, avvalendosi delle risorse offerte da Senato, Camera e MIUR. Venerdì 31 gennaio, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Brera- Lagrange di Milano, uno dei 15 giudici della Corte Costituzionale, il dott. Nicolò Zanon, ha incontrato gli studenti delle quinte, nell’ambito del suddetto progetto. È uno dei casi in cui “esce la Corte” anziché “entra la Corte”, come simpaticamente ha sottolineato il giudice in questione. La Corte Costituzionale, nell’ordinamento italiano, è un organo di garanzia costituzionale cui è demandato il compito di giudicare la legittimità degli atti dello Stato e delle Regioni, dirimere eventuali conflitti di attribuzione tra i poteri di dette istituzioni e tra le Regioni stesse, esprimersi su eventuali atti di accusa nei confronti del Presidente della Repubblica e verificare l’ammissibilità dei referendum abrogativi. Prevista già nel dettato costituzionale del 1948 all’articolo 134, trovò attuazione solo nel 1955 a seguito della legge costituzionale n. 1/1953 e della legge ordinaria n. 87/1953 e tenne la sua prima udienza nel 1956. La sua sede è a Roma, al palazzo della Consulta, così detto perché sede della Sacra Consulta dello Stato pontificio fino al 1870, da cui si attribuisce alla Corte l’informale nome, per metonimia, di Consulta. Si trova in piazza del Quirinale, a pochi metri dal palazzo omonimo, sede ufficiale del Presidente della Repubblica, con il quale lavora continuamente a stretto contatto per una garanzia tecnico-giuridica e politicoistituzionale dei cittadini. Dopo una breve lezione, il giudice Zanon, in carica in questo momento da 5 anni su 9, ha risposto alle domande, interessanti e coinvolgenti sui temi della giustizia e della legalità, che i ragazzi gli hanno posto. Per ogni incontro, ogni giudice sceglie una parola della Costituzione, come base di discussione. La parola scelta per l’incontro di Milano, dal giudice Zanon, è stata “Libertà di pensiero” (art.21). L’obiettivo del progetto è accrescere nelle nuove generazioni, protagoniste del futuro, la consapevolezza e la condivisione dei valori costituzionali, collante del nostro stare insieme, nonché la conoscenza del ruolo svolto dalla Corte a garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali. L’incontro svoltosi venerdì 31 gennaio, alla presenza del preside, prof Federico Militante, e di una rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale, dott.ssa Maria Rosaria Capuano, è stato molto interessante ed emozionante. Il giudice Zanon ha evidenziato quanto sia importante parlare di Costituzione a scuola come opportunità di apprendimento e di crescita: “Non si può prescindere infatti dallo studio dei princìpi e dall’applicazione del diritto costituzionale, per garantire un futuro democratico ai giovani”. Il dott. Zanon ha spiegato ai ragazzi che la Corte Costituzionale rappresenta in piccolo la comunità italiana e segue e applica solo i princìpi della Costituzione in modo completamente imparziale e apolitico. Per concludere con le parole del giudice Zanon, è importante tenere a mente che “la Costituzione è stata scritta in un momento in cui gli uomini che l’hanno sancita, si sono dimostrati saggi e sobri; serve e servirà sempre a difendere i diritti di tutti, ogni qualvolta ci si scontra con uomini che saggi e sobri non lo sono”.!