La piscina, un gioiello buttato nella spazzatura

Mi auguro di cuore di essere contraddetto ma a meno di miracoli anche per il 2020 i bagnanti di zona dovranno scegliere altri impianti. Nulla è stato fatto dopo le dichiarazioni di Chiara Bisconti, la presidente della Milanosport, società che gestisce gli impianti sportivi comunali, nella primavera dell’anno passato: “Quest’estate (2019) la struttura non potrà riaprire. Questo è il momento di fare delle valutazioni importanti sul progetto di riqualificazione che porteremo avanti e stiamo lavorando con il Comune proprio per questo”. Da quel momento silenzio. Gli unici a lanciare un grido di dolore sono stati il nostro giornale con l’articolo del giugno 2019 che riprendeva la proposta di “Zona Nove” del lontano 1994 sulla necessità di trasformare la piscina in una struttura polivalente, centro sportivo fruibile tutto l’anno, meglio se con una tensostruttura movibile, e il capogruppo PD al Municipio 9 (Stefano Indovino), con un intervento sempre del giugno 2019, che chiedeva all’assessore allo Sport del Comune di Milano Roberta Guainieri conto della mancata riqualificazione dopo i 12 milioni spesi nel 2003 per delle sistemazioni malfatte. Risultato? Lo zero più assoluto. Ma che fine ha fatto il “Piano Periferie” che cita chiaramente questa piscina? Perché abbandonarla a un sempre più ineluttabile sfacelo?