Nel mondo della pittura con Stefania Favaro

Care lettrici, cari lettori, sabato 25 gennaio c’è stata una mostra di Pittura allo Spazio Culturale MYG di via Vincenzo da Filicaia,4. Un’esposizione eterogenea di quadri a olio, disegni e acquerelli, frutto del lavoro da ottobre a oggi degli allievi del corso di tecniche artistiche tenuto da Stefania Favaro, pittrice e storica d’arte. Ogni volta che entro allo Spazio Culturale MYG ho l’impressione di entrare in un salotto inglese: l’ambiente accogliente, l’arredamento, l’angolo lettura ed il servizio accurato, torte e biscotti preparati dalla dolce Yael ed il tè servito in teiere e tazze di porcellana fine inglese. Tutto questo fa sì che una mostra di pittura renda magico il momento. Un grande affetto mi lega alla cara Stefania Favaro e non sono mancata il 25 gennaio. È raggiante mentre mi presenta i lavori e, per ognuno, descrive un particolare e, per magia, mi fa entrare nel mondo meraviglioso dei colori.
“Erano visibili i disegni di chi ha appena iniziato la sua avventura nell’arte, come i lavori, qualitativamente avanzati, dell’iperrealismo di Sonya Pereyra, con le sue mele rosse più vere del vero, la copia di Tamara de Lempicka di Sandra Cagnazzi, i visi coloratissimi di Matilde Padoan, quelli furiosamente spatolati di Renata Pavarotti, il preciso ritratto del micione di casa di Anna Francavilla, gli ampi paesaggi di Antonella Rizzardi, le visioni dolomitiche di Gabriella Sironi, gli squillanti colori di Fulvia Garbuio, la marina di Silvana Bonatti, le pennellate vivaci di Donatella Fiorini e della giovanissima Yewon. Da segnalare le ricerche artistiche di Tiziana Liotto, i fiori di Arianna Rossi, Francesca Condello ed i fichi d’india di Alysia Xirinachs. Ritaglia un angolo di sogno l’elegante donna in abito da sera di Donatella Berenzi, il paesaggio da Carrà di Marco Marelli e stupiscono le tecniche miste di Aurelia Brianza. Fin dalle vetrine del locale spiccano le ballerine di Silvie Girardin, i misteriori portoni di Loredana Facchi, i lievi acquerelli di Patrizia Rigo e Rodica Braun, insieme alle sperimentazioni grafiche di Donatella Quadrelli e Laura Radaelli. Tocchi freschi e naif si scorgono nei lavori di Sandro Lietti e delle talentuose sorelle Giuditta e Patrizia Galbiati. La mostra è il risultato di uno sforzo collettivo, in cui l’arte diventa il veicolo di una felicità che si esprime nel profondo, in cui l’insegnamento della tecnica è una riflessione sui ritmi della nostra vita”.