Un diverso 25 Aprile: video, libri e Bella Ciao alle finestre

È inutile negarlo. Sarà un 25 Aprile diverso da sempre, strano per non dire surreale. Non ci saranno manifestazioni e commemorazioni pubbliche, non ci saranno canti nelle strade. La pandemia ha colpito anche la nostra festa.
Ma non per questo dobbiamo dimenticarlo il 25 Aprile. Utilizziamo il tempo a casa per guardare i documenti e i cortometraggi messi in rete in questi giorni. Come la serie quotidiana di “Pensieri Resistenti”, curata dall’Anpi provinciale, brevi video pubblicati su facebook con le testimonianze di chi fece allora quella scelta giusta. Oppure per leggere. E’ appena uscito, ad esempio, il libro “Noi Partigiani”, curato da Gad Lerner e Laura Gnocchi, che raccoglie una selezione delle interviste agli ultimi partigiani viventi che andranno a costituire un importante archivio multimediale.
Raccogliamo inoltre l’invito per l’iniziativa “Bella Ciao in ogni casa” e il 25 aprile alle ore 15 (l’orario in cui tutti gli anni si svolge la manifestazione a Milano) dai balconi e dalle finestre facciamo sentire, con la nostra canzone più bella, la forza della Liberazione, della Costituzione, dell’unità.
Quando l’emergenza sarà finita sappiamo che potremo tornare a portare un fiore al Campo della Gloria nel Cimitero Maggiore. Ma cerchiamo anche di non farci coinvolgere nuovamente dalla frenesia e, camminando con un po’ meno fretta, se incontriamo una lapide o una pietra di inciampo fermiamoci un attimo a leggere i nomi, e pensiamo a questi uomini e a queste donne, tanti giovanissimi, che sono morti per regalarci la democrazia e la repubblica.
C’è un libro, uscito qualche anno fa, che ci può aiutare. Si intitola “Itinerari della memoria”. Per sapere, capire e non dimenticare. Una guida alle targhe, lapidi, monumenti e storie della Resistenza nella Zona 9 che illustra le oltre cinquanta lapidi presenti in Zona 9, su cui sono incisi più di cento nomi di caduti partigiani e di deportati, un vero e proprio museo a cielo aperto della Resistenza.
Sarà il modo migliore per ricordare tutti i giorni il 25 Aprile e pensare in modo solidale al prossimo futuro che, almeno per un po’, sarà difficile.