Fumetto senza arrosto (Zorro Nove)

Le magnifiche quattro
Nei bassifondi dell’Italia democratica fondata sul lavoro e sulla solidarietà – stimolato da politici senza scrupoli e ospitato sugli anonimi e incontrollati social – si è diffuso un brulichio di maschilisti violenti fino al femminicidio, di fascisti nostalgici della donna schiava e di razzisti da Klu Klus Klan, i quali si scagliano contro le donne che si ribellano alla loro condizione di subalternità in famiglia e nella società insultandole e minacciandole pubblicamente. Questa vergognosa politica dell’odio di genere è iniziata nel 2015 con il capo della Lega Salvini che definì pubblicamente Laura Boldrini, presidente della Camera, “il nulla fatto donna”, solo perchè aveva osato non essere d’accordo con la sua politica. Più di recente ancora Salvini, divenuto ministro degli Interni, alza il tiro e bolla Carola Rackete, la capitana della Sea Watch che aveva forzato il blocco al porto di Lampedusa per far sbarcare decine e decine di naufraghi, come “una sbruffoncella che fa politica”, dando il via a minacce tipo è una “baldracca meritevole di impalamento mediante un tubo di acciaio sulla pubblica piazza”. Un anno fa all’ebrea Liliana Segre, sopravvissuta da bambina al campo di sterminio di Auschwitz, venne assegnata una scorta a seguito di centinaia di minacce lanciate contro di lei del tipo: “Mi chiedo perché non sia crepata insieme a tutti i suoi parenti”: Infine la procura di Milano sta indagando sulle migliaia di insulti contro Silvia Romano, la giovane volontaria liberata dopo 18 mesi di prigionia in Somalia, solo perchè ha detto di essersi convertita all’islam. C’è chi  sui sociai ha scritto sotto la foto della ragazza “Impiccatela”. Alla Camera un deputato leghista l’ha definita una “neo-terrorista”. Lo stesso ha fatto Sgarbi, seppur con più ipocrisia.