Il Coronavirus uguale morte e povertà. Qual è la situazione nei nostri quartieri? Intervista a Giuseppe Lardieri

Abbbiamo intervistato in proposito il presidente del Municipio 9 Giuseppe Lardieri e il capogruppo Pd Stefano Indovino .
• Presidente Giuseppe Lardieri, da poco più di due mesi siamo finiti in un incubo mondiale. E oggi siamo ancora nel pieno della pandemia. Qual è la situazione nei nostri quartieri?
Buongiorno alle lettrici e ai lettori, prima di rispondere alle sue interessanti domande che mi permettono di dare un quadro, spero esaustivo, della situazione critica che si è creata anche nel nostro Municipio e presentare le nostre iniziative per fronteggiarlo, voglio esprimere, a nome di tutti i consiglieri, le nostre sentite condoglianze alle famiglie che hanno subito la perdita di un familiare, ringraziare tutto il personale sanitario, dai medici all’operatore che ha garantito i servizi, tutti i lavoratori che hanno continuato la loro attività e le tantissime realtà di volontariato che operano nel nostro Municipio. Dopo le prime notizie, relative alla diffusione del contagio in Cina, apprese dai giornali /telegiornali, la mia passione per la storia mi ha fatto ricordare le varie epidemie e pandemie verificatesi nel corso dei secoli; tra le tante, ricordiamo solo la peste del periodo 1629-1633 (un milione di morti) che Manzoni ha descritto nei “Promessi Sposi”; la pandemia “la Spagnola” del 1918-1920 che, con i suoi 50/100 milioni di morti, in maggioranza giovani (popolazione mondiale di 2 miliardi) cambiò le aspettative di una generazione; la successiva pandemia dell’influenza “Asiatica” del 1957-60 che procurò circa 2 milioni di morti; entrambe simili alla pandemia del coronavirus. La settimana precedente alla scoperta del primo paziente affetto da Covid-19, preoccupati per quello che poteva succedere nella nostra città, concordammo con il direttore della struttura malattie infettive di Niguarda, il dottor Massimo Puoti che ringrazio, un incontro straordinario sul Tema del Covid-19, (all’interno della rassegna dei “Martedì della Salute”). Purtroppo, dopo una settimana, le nostre preoccupazioni si sono avverate e ampliate. Abbiamo iniziato, immediatamente a monitorare la situazione nel nostro Municipio, in cui è ubicato l’ospedale Niguarda che ha svolto un ruolo centrale nel contrasto al Covid-19, con il suo personale molto professionale che tutti ringraziamo e la disponibilità dei posti in terapia intensiva. Dal 14 marzo, quando hanno chiuso i Municipi, seguiamo costantemente da casa l’andamento dei contagi (telefonate dai cittadini, dati dalla Regione) che nel nostro Municipio, a parte i focolai nelle due Rsa, sono in linea con il resto della città. Cerchiamo di essere vicini ai nostri cittadini, fornendo informazioni utili sui social, supporto telefonico e concreto, con le iniziative che elencherò successivamente. La situazione è ancora critica ed approfitto per ringraziare i cittadini che sono stati abbastanza bravi nell’osservare le regole. Chiedo di continuare ad osservarle, di non abbassare la guardia il che potrebbe rivelarsi molto, molto pericoloso. La povertà, in un primo momento latente, sta emergendo in modo esponenziale e le richieste di aiuto, dal pasto, al lavoro, al pagamento dell’affitto, alle preoccupazioni per il futuro, alla mancanza di denaro per pagarsi le medicine e le bollette varie, sono continue. Ci stiamo impegnando, oltre le nostre forze, cercando di coinvolgere anche operatori esterni, per rispondere, anche se parzialmente, ai bisogni dei nostri cittadini.
• Tutte le Istituzioni, nazionali, regionali e comunali, sono impegnate, ciascuno per le proprie competenze, a fornire risposte e supporto ai bisogni dei cittadini, travolti da questo tsunami. Cosa sta facendo il Municipio 9, in prima persona o in collaborazione con le associazioni e il terzo settore? State ricevendo molte richieste di aiuto, supporto psicologico o semplicemente richieste di informazioni?
Come le altre Istituzioni, anche noi, come Municipio 9, istituzione di prossimità, più vicina ai propri cittadini, pur rispettando le nostre competenze, cercando di andare anche oltre, mai contro, collaborando con tutte le realtà territoriali, stiamo rispondendo maggiormente a richieste di prodotti alimentari, di informazioni relative al quartiere, servizi aperti del Municipio, alle interpretazioni dei DPCM ed ordinanze regionali e sindacali, di segnalazioni e disservizi che cerchiamo di risolvere con le poche risorse operative disponibili, dei settori competenti, alleviare la solitudine, ascoltando le persone che soffrono particolarmente questa situazione anomala. Ritenendo ,in questo momento, di primaria importanza l’approvvigionamento alimentare, dei farmaci ed i problemi derivanti dalla solitudine, abbiamo messo in campo le seguenti iniziative:
1) Progetto “Non sei Solo”- per prima cosa abbiamo istituito due numeri 0288458754 e 0288445147 del progetto a cui hanno dato la disponibilità a rispondere dalle 9.00 alle 21.00, molti consiglieri di maggiorana ed opposizione, per dare un primo supporto alle persone che sono sole o si sentono tal ; risolviamo piccole problematiche, forniamo informazioni anche sui servizi svolti da “Milano Aiuta” con lo 020202. Le richieste di prodotti alimentari, di informazione o semplice compagnia, sono in continuo aumento.
2)App spesa a domicilio- per favorire i cittadini che erano costretti a stare in casa e dare un impulso ai negozi di vicinato che iniziavano a soffrire economicamente per la loro inattività; in collaborazione con le associazioni e tutti i consiglieri abbiamo fornito un elenco degli esercenti disponibili ad effettuare la consegna a domicilio. Abbiamo fornito questo elenco al Comune che ha provveduto a costruire un unico elenco con gli altri esercenti dei restanti Municipi.
3) Distribuzione di 780 card: abbiamo consegnato alla Caritas 500 card, del valore di 50 euro, per la distribuzione alle persone bisognose; ulteriori 280 card le distribuiremo ad un elenco di persone che ci hanno comunicato i Servi Sociali.
4) Bando “Pane dei Bisognosi” -per una spesa complessiva di 25.000 euro- a causa dell’attuale periodo di emergenza sanitaria che ha determinato l’aggravarsi di situazioni di disagio sociale ed economico, abbiamo approvato il bando, dedicato ad istituzioni sociali private, senza fine di lucro per la realizzazione di progetti nell’ambito dell’iniziativa; la scadenza della domanda è il 29 maggio 2020, gli acquisti si possono fare entro il 30 del mese successivo (consultare il bando sulla pagina del Municipio 9). Come negli anni precedenti, abbiamo voluto coinvolgere e valorizzare le associazioni locali, molte delle quali fanno parte del tavolo delle politiche sociali, istituito dal Municipio 9 che avendo un contatto diretto con le persone più bisognose hanno maggiore possibilità di intercettare le domande e distribuire i beni alimentari di prima necessità.
5) Bando contributi per una spesa complessiva di 60.000 euro -Avviso pubblico per l’erogazione di contributi a sostegno di Iniziative, Progetti e Manifestazioni nell’ambito del territorio municipale per il periodo dal 01-03-2020 al 31-08-2020 (le domande vanno presentate entro le ore 12.00 del 03 luglio 2020 -Consultare il bando sulla pagina del Municipio 9).
6) Collaborazioni – con Milano Aiuta, Caritas, Croce Viola, Parrocchie ed associazioni attive sul territorio per la consegna a domicilio dei farmaci; voglio ringraziare tutti per l’attivismo, altruismo, inventiva e generosità che stanno dimostrando, anche con iniziative personali. Tramite loro abbiamo distribuito tutto quello che ci hanno donato, in quanto non possiamo farlo noi; voglio ringraziare il sig. Natale della Cotal che ha consegnato 4000 bottiglie di acqua; l’Università Bicocca che ha donato 34 litri di prodotti per disinfettare le mani; la Carlo Sessa, di Sesto San Giovanni ha donato 200 mascherine; Sig. Marinoni Cesare, Presidente dell’associazione fornai Milano e Assopanificatori Milano, hanno donato 100 pizze. Stiamo aspettando una fornitura di pasta dal pastificio Garofalo e Virgilio che faremo dare alle associazioni e parrocchie, per la distribuzione.
• Con difficoltà Parlamento, Regione e Comune stanno lavorando per cercare di uscire il prima possibile e nel miglior modo possibile da questo incubo. Come procede l’attività istituzionale all’interno del Municipio 9? E per quanto riguarda i servizi erogati alla cittadinanza?
Personalmente molte aziende produttive non le avrei bloccate completamente, l’ho scritto anche al presidente del Consiglio, avanzando delle proposte ma considerato che è molto impegnato, non avrà avuto modo di leggere le migliaia di mail che gli saranno arrivate. Non avrei chiuso neanche i Municipi, almeno un presidio lo avrei lasciato, come punto di riferimento. A casa lavoriamo comunque tante ore, monitorando e rispondendo a tutte le richieste che ci arrivano tramite telefono, social, mail, attivandoci con iniziative che trovano la realizzazione nella collaborazione con le realtà presenti sul territorio. Appena ci hanno dato la possibilità di riprendere le attività istituzionali on-line, l’abbiamo fatto, convocando le commissioni e giovedì 7 Maggio abbiamo fatto il primo consiglio. Tutto sommato i consiglieri hanno risposto benissimo all’uso della piattaforma informatica che viene usata. Appena ci daranno il benestare all’apertura in sicurezza, forniti di tutti i Dpi necessari, riapriremo gradualmente i servizi che necessitano della presenza fisica dell’operatore mentre gli altri servizi verranno svolti in telelavoro. In attesa della prossima apertura segnaliamo che:
– lo sportello di orientamento legale e lo sportello condominio è sospeso, almeno fino a domenica 10 maggio 2020;
– la presentazione delle Cila/CIL ,relative a tutto il territorio del Comune di Milano, deve avvenire esclusivamente per via telematica accedendo al portale “Impresa in un giorno”;
– i matrimoni fino a nuove disposizioni (il ripristino del servizio verrà pubblicato sulla pagina del Municipio 9). Il DL Cura Italia e quello successivo hanno stabilito una sospensione generale dei termini del procedimento amministrativo dal 23 febbraio al 15 maggio. In pratica sono 83 giorni di sospensione. Se le pubblicazioni sono già scadute allora bisogna aggiungere 83 giorni di validità e possono sposarsi entro l’83esimo giorno dalla data di scadenza originale, senza dover rifare tutta la documentazione; altrimenti dovranno rifare tutto e pagare anche i 16 ,00 euro (potrebbero anche prolungare i termini). Purtroppo l’attuale situazione sanitaria e l’esperienza del passato insegnano che bisogna usare cautela per non pagare un prezzo troppo alto di vite umane.
• Quali sono i prossimi progetti ed iniziative che state mettendo in cantiere per dare il vostro contributo al ritorno ad una nuova normalità nei nostri quartieri?
Normalmente, eventi come questi, portano dei cambiamenti delle abitudini, in vari campi, in questo caso principalmente in quello lavorativo. Sono convinto che pur preferendo il contatto umano, il telelavoro subirà una notevole spinta che cambierà le nostre abitudini in campo lavorativo ed in quelli ad esso collegati (trasporti, ristorazione, conciliazione degli spazi, istruzione, ecc.). Non penso che questo particolare momento possa durare per molti anni da dover stravolgere completamente la nostra vita ma dobbiamo iniziare a ragionare sullo scenario futuro. Le aziende devono cominciare a pensare a piani di emergenza per evitare il blocco della produzione ecc. Non sarà facile, un cambiamento ci sarà in vari settori e noi dobbiamo fornire, con proposte concrete, gli strumenti utili ad affrontarlo. Come istituzione di prossimità abbiamo vantaggi e svantaggi: il nostro vantaggio maggiore è quello di conoscere e vivere direttamente i nostri quartieri, poterli visitare giornalmente ed ascoltare le richieste dei cittadini, in modo diretto. Avevamo previsto un ampio programma di nuove iniziative, aggiunte a quelle consolidate che hanno ottenuto negli anni precedenti ampio consenso dei cittadini. Siamo costretti a rivedere al ribasso, per il momento, i nostri programmi in quanto, giustamente, dobbiamo restituire 110.000 euro al Comune dei 350.000 che normalmente possiamo spendere per le nostre iniziative sociali, culturali e sportive. Un programma definitivo non sarà possibile farlo, visto le continue notizie degli esperti che, spesso in modo contraddittorio, parlano di più fasi e di una di ritorno in autunno/inverno. Non ci scoraggiamo, perché siamo convinti che la collaborazione dei cittadini e delle associazioni non ci mancherà e con un po’ di fantasia, rispettando sempre le norme che ci imporranno, una parte delle iniziative previste le porteremo a termine. Per considerarci una vera comunità, che cresce con dei valori, dobbiamo prima di tutto avere grande attenzione per le persone più deboli.
Conoscevamo già la situazione di fragilità in cui versavano alcuni nostri cittadini, cosa che purtroppo mi auguro non aumenti anche se gli eventi non ci lasciano tantissime illusioni, li avevamo intercettati con progetti ormai collaudati perché meritano tutta la nostra attenzione. Ne sono un esempio le Card per l’acquisto di generi alimentari e il pane dei bisognosi.
Continueremo il lavoro del tavolo delle politiche sociali, rinnoveremo il contratto per lo sportello di assistenza Alzheimer a Niguarda, continueremo con il progetto Uniforyoureyes, in collaborazione con Bicocca, per la visita optometrica e fornitura gratuita degli occhiali alle persone fragili, concluderemo il progetto Via libera per la mappatura delle barriere architettoniche nel nostro Municipio. Essendo molto importante in questo periodo il rispetto delle regole, riprenderemo il progetto molto gradito ai cittadini dell’educazione alla legalità. Inoltre cercheremo di realizzare iniziative all’aperto, nei nostri parchi e nelle nostre piazze, chiedendo al Comune centrale di ridurre al minimo la burocrazia, i costi ed i tempi. Un’attenzione particolare va rivolta ai bambini che, avendo frequentato meno mesi la scuola e dopo aver affrontato due mesi di clausura, hanno la necessità di riprendere il loro ritmo con i compagni, tra studio e divertimento.
Vorremmo aiutare la filiera produttiva e del commercio presente sul nostro territorio, avanzando non solo richieste di riduzione di cosap, tari ed un contributo per il pagamento del canone di locazione dovuto al fermo dell’attività ma continuare a pubblicizzare con un’applicazione generale tutti i servizi da loro offerti; creare una rete e ove possibile realizzare eventi all’aperto per farli conoscere maggiormente. A tal proposito abbiamo già tenuto una commissione del commercio per discutere su questo tema, riproponendoci di incontrare al più presto i rappresentanti delle categorie per ascoltare direttamente le loro esigenze, per poterle tradurre in azioni concrete che non siano di semplice aiuto ma da stimolo per migliorare la propria offerta ed aumentarne il volume d’affari. Bisogna far ripartire il settore edile, nel settore scolastico e sociale, che faccia da traino a tutto l’indotto; il pubblico dovrà avere un ruolo da protagonista ma, visto che siamo realisti ed il denaro pubblico è sempre meno, pensiamo sia giunto il momento per incrementare la costruttiva collaborazione tra pubblico e Privato. Abbiamo già tenuto una commissione per deliberare le opere da inserire nel prossimo PTO che vanno dal recupero di due scuole, a strutture come il mercato di via Moncalieri, la piscina Scarioni, l’area degradata da oltre quarant’ anni tra Jenner-Guerzoni ed il recupero completo di Villa Litta e Cassina Anna. Non è un libro dei sogni ma semplicemente una nuova visione di futuro, di collaborazione tra tutti gli attori interessati che passa dai progetti alla sua realizzazione. Un ultimo esempio è il PROGETTO TOGO: Costruzione di un Centro di Riabilitazione per bambini disabili, nell’area ex docce di via Livigno: il pubblico ha ceduto l’area degradata e l’associazione si è accollata la spesa per la costruzione del centro. Non possiamo trascurare i settori della cultura e dello sport che, oltre a migliorarci ed offrirci maggiori strumenti per affrontare i momenti critici, sono dei generatori di lavoro per moltissime persone. La nostra attenzione per questi settori è stata sempre alta ed è nostra intenzione, anche se le risorse sono poche, continuare su questa linea. C’è tutto il settore della mobilità su cui abbiamo intenzione di aprire la discussione, che spero di allargare al più presto agli esperti esterni, per elaborare dei progetti che siano innovativi ma tengano conto del presente. Per quanto riguarda i nostri svantaggi possiamo sicuramente citare la somma irrisoria che abbiamo a disposizione per un Municipio di 189.000 abitanti e le competenze che sono molto ridotte. Il Comune dovrebbe avere il coraggio di realizzare un vero decentramento, aumentando la somma a disposizione dei Municipi e cedere alcune competenze operative in più settori, mantenendone il coordinamento. Ci sarebbero vantaggi per i cittadini e l’Amministrazione. Prendiamo esempio dai nostri nonni, molti dei quali questa pandemia ha portato via: pur avendo vissuto l’esperienza della prima guerra mondiale e contemporaneamente la pandemia “La Spagnola”, la crisi del 1929 e la seconda guerra mondiale, con meno mezzi, tanti giovani in meno ed un Paese intero da ricostruire hanno accettato la sfida, si sono rimboccate le maniche e con grandissimi sacrifici ci hanno consegnato un Paese in crescita, portandolo tra le prime cinque potenze mondiali.
Bisogna reagire nel medesimo modo ce l’abbiamo nel Dna, lo dobbiamo a loro, a noi ed ai nostri figli.