Il Fioretto di Zorro: La domanda dell’anno

In questi due anni di pandemia abbiamo avuto a disposizione la più grande bottega dell’informazione popolare dal tempo della guerra fredda. Ogni giorno dalla mattina alla sera, tutti gli scoop dei tg di guerra con il numero dei ricoverati, dei guariti, dei giacenti in terapia intensiva, e infine dei morti specie se sono di più del giorno prima. Dopodichè in prima serata arrivano i talk show, che dovrebbero garantire commenti, approfondimenti, spiegazioni, ipotesi ragionate, tutto ciò che può essere utile a capire cosa vuol dire per esempio “resilienza”. E invece no, le conventicole di esperti, le congreghe di addetti ai lavori spesso si confondono in polemiche inconcludenti. Che fare allora per avere informazioni e avvertenze chìare e precise? Facciamoci aiutare dal direttore del Niguarda Marco Bosio che a pag. 3 risponde in modo chiaro, preciso e positivo alla domanda dell’anno: “Cosa dobbiamo aspettarci dal 2022?” “La situazione di oggi, seppur meritevole di grande attenzione, è molto diversa da quella del 2020, grazie alla campagna vaccinale e all’esperienza acquisita in campo terapeutico e organizzativo. Abbiamo anche imparato, purtroppo, che questo virus è imprevedibile, quindi è difficile fare delle previsioni certe. Quello su cui mi sento sicuro è però l’impegno e la professionalità che i nostri operatori continueranno a garantire ai pazienti. Ai cittadini, invece, consiglio di rispettare sempre le misure di prevenzione e protezione consigliate dagli organi competenti, di avere fiducia nel nostro sistema sanitario e nella ricerca scientifica. In questo momento, in particolare, inoltre è importantissimo proseguire con la campagna vaccinale e arrivare a una buona copertura con il richiamo della terza dose, affinché si possa superare l’inverno in sicurezza”.