numero di Zona Nove esce l’11 maggio, giorno di Juventus – Inter partita che assegnerà la Coppa Italia 2022. A Roma i nerazzurri giocheranno la loro quattordicesima finale: 7 vittorie e 6 sconfitte questo il bilancio positivo delle 13 finali fin qui disputate ma che pende nettamente a favore dei bianconeri nei due unici scontri diretti giocati. Do-po la prima vittoria nerazzurra per 2-1 contro il Novara del 18 maggio 1939 seguono infatti due sconfitte proprio contro i grandi rivali bianconeri. Netto il 4-1 del 13 settembre 1959 (era una Coppa Italia di precampionato) a San Siro con i gol dei campionissimi Charles (gol di testa in apertura) e Sivori e doppietta a sorpresa del difensore Cervato. Per l’Inter l’unico gol è di Bicicli. Le cronache raccontano di una splendida Juve guidata a centrocampo da Boni-perti e di un Sivori scatenato che in occasione del quarto gol scarta tutta la difesa, compreso il portiere, prima di essere atterrato e permettere a Cervato di segnare su rigore il suo secondo gol. È la Juve del che dal 1958 al 1961 vincerà 3 scudetti. L’Inter è già di Angelo Moratti ma non è ancora la “Grande Inter”; nella formazione nerazzurra che perde quella finale si legge però il nome di un diciottenne che promette. Si chiama Mario Corso. Molto sorprendente invece la vittoria bianconera del 29 agosto 1965. L’Inter del mago Herrera con Mazzola, Facchetti e Suarez è diventata “Grande” già da qualche stagione. È reduce dalla vittoria in campionato, dopo aver recuperato 7 punti al Milan e dalla conquista contro il Benfica di Eusebio della sua seconda Coppa dei Campioni consecutiva. Parte quindi favoritissima nella finale disputata all’Olimpico di Roma ma un errore del portiere Sarti, che non trattiene un tiro non irresistibile di Del Sol, permette allo juventino Menichelli di segnare il gol della vittoria bianconera. Angelo Moratti non la prende bene e se ne va arrabbiato subito dopo la partita. Il mago Herrera invece rilancia: “Niente paura, ci rifaremo in campionato”. E così sarà, senza troppe difficoltà l’Inter vincerà il campionato 1965-66, lo scudetto della stella. Per giocare un’altra finale l’Inter dovrà attendere oltre dieci anni anche se sarà un’altra sconfitta. A Milano il 3 luglio 1977 il Milan vince 2-0 con gol di Maldera e Braglia. Sarà l’ultima partita di Sandro Mazzola. Nel 1978 arriva finalmente, dopo trentanove anni dal primo successo, la seconda vittoria in Coppa Italia. L’Inter di Bersellini l’8 giugno batte all’Olimpico il Napoli per 2-1. Passano subito in vantaggio i napoletani con Restelli, pareggio di Altobelli e gol vincente di Bini a tre minuti dalla fine. Quattro anni dopo ancora Inter vincente nella sfida andata – ritorno contro il Torino disputata nel maggio del 1982 a pochi giorni dalla partenza della nazionale italiana per i trionfali mondiali spagnoli. A San Siro l’Inter si impone per 1-0 con gol di Serena; al ritorno, a Torino, dopo dodici minuti i granata pareggiano i conti con un gol di Cuttone ma un gran colpo di testa di Altobelli regala la terza Coppa Ita-lia. Per vedere ancora l’In-ter in finale bisognerà aspettare il 2000. Anche in questo caso la formula prevede andata e ritorno. L’avversario è la Lazio allenata da Eriksson e dei campioni Mancini, Nedved e Veron che vincerà lo scudetto nella stessa stagione. L’Inter guidata in panchina da Lippi è una squadra con un rendimento discontinuo. La finale si decide all’andata a Roma: il primo tempo finisce 1-1 con i gol di Seedorf e Nedved. Ad inizio ripresa è l’ex Simeone di testa a segnare il definitivo 2-1. Di quella partita però rimarranno nel ricordo di tutti le immagini televisive del pianto e delle urla di Ronaldo che rientrando in campo al 65’, a 5 mesi dall’infortunio al ginocchio, dopo appena 7 minuti si infortuna ancora gravemente rompendosi il tendine rotuleo. Lo 0-0 del ritorno consegna definitivamente la coppa alla Lazio. Dal 2005 al 2010 per cinque edizioni la finale di Coppa Italia sarà un affare tra Inter e Roma. I nerazzurri ne vincono tre, la più impressa nella memoria dei tifosi è quella del 5 maggio 2010 conquistata in finale unica a Roma con gol di Milito. Sarà l’inizio del triplete. L’ultima giocata e vinta è dell’anno successivo. Il 29 maggio 2011 l’Inter guidata in panchina da Leonardo batte il Palermo per 3-1 con doppietta di Eto’o e gol di Milito.