Tutto cambia attorno a noi

Siamo circondati dai cambiamenti in questi ultimi decenni! Naturalmente ognuno di noi presta più attenzione ai fenomeni che lo toccano da vicino oppure che sono “universali”. La siccità di quest’anno, assieme alle temperature africane che abbiamo sopportato, sono sotto gli occhi di tutti ed ogni TG, giornale, radio, ne ha parlato a lungo. Sì, senz’altro questi sono i punti principali dei cambiamenti, perché i ghiacciai che si sciolgono, al Polo Nord o sulle Alpi, fanno impressione come pure le “bombe d’acqua” di abbastanza recente comparsa, ma ci sono anche i piccoli cambiamenti, direi quasi personali, che attirano la nostra osservazione. Un esempio? Tutti gli appassionati di fiori ed in particolare dei Gerani sanno che questi morivano ogni anno per il gelo tanto che si ricorreva a mille astuzie per salvarli, come quella di togliere la terra ed appendere in cantina le piante a testa in giù fino alla fine dell’inverno, ma in questi cinque ultimi anni, da noi, non è stato necessario intervenire ed addirittura in questo inverno i miei sono sempre stati in fiore. Sì, lo sentivo che si trattava di un brutto segno. Se osserviamo altri abitanti della nostra zona, gli uccelli, ci sorprendiamo nel constatare come sono cambiati anche loro. Il Passerotto (nella foto, un maschio adulto) di cui ci parlava la maestra, quello che veniva a beccare le famose briciole della tovaglia, quello che faceva il nido sotto le tegole e cinguettava sui balconi, è scomparso! I bimbi ed i ragazzi non lo hanno mai visto qui da noi. Le Cornacchie, di cui non c’era traccia, ora sono le padrone dei giardini e dei viali e qualcuno le addita come la causa della fine dei Passeri e degli altri piccoli granivori. Chi sente più il gorgheggio del Fringuello o del Verdone? E, per finire, chi poteva immaginare di raccogliere le fragole mature a dicembre sul balcone com’è successo a me?