Covid 19: ripartono i contagi ma niente allarmismo
Con l’arrivo di ottobre e l’imminente ingresso nell’autunno 2023, si ritorna a parlare di COVID e di nuove varianti di SARS-CoV-2 – Eris e Pirola – che vengono sorvegliate attentamente poiché potenzialmente in grado di favorire un nuovo incremento di contagi.
La domanda più spontanea e banale che sorge è: dobbiamo iniziare a preoccuparci nuovamente? Secondo gli esperti non è necessario fasciarsi la testa ma bisogna tenere alcuni comportamenti che ormai sappiamo ed assumere alcune precauzioni. Ma andiamo con ordine. La variante Eris, presente in svariati Paesi nel Mondo, Italia inclusa, dove da fine agosto 2023 – secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore della Sanità (ISS) – mostra una prevalenza del 41,9%, è ritenuta di interesse in quanto ha dimostrato una maggiore prevalenza di possedere un vantaggio di crescita e proprietà di fuga immunitaria. Non sono stati comunque segnalati cambiamenti nella gravità della malattia da essa indotta. Per questo motivo, il rischio per la salute pubblica correlato alla diffusione di questa nuova variante, sulla base dei dati attualmente disponibili, rimane basso. Quali sono i sintomi Eris? La sintomatologia degli individui affetti da variante Eris sembra essere rimasta sostanzialmente invariata rispetto a quella indotta dalle altre varianti ovvero: mal di gola, tosse secca, congestione nasale, naso che cola, starnuti, stanchezza, affaticamento, mal di testa, dolori articolari e dolori muscolari. In molti casi può anche comparire uno stato febbrile ma ricordiamo che l’infezione può essere anche asintomatica ovvero può decorrere senza alcun sintomo evidente. La variante Pirola è stata segnalata per la prima volta in Italia alla fine di settembre 2023. Anche in questo caso, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, i sintomi sembrano essere paragonabili a quelli indotti da altre varianti SARS-CoV-2 anche se potrebbero manifestarsi febbre alta e perdita del gusto e dell’olfatto. I sintomi anche in questo caso possono variare da persona a persona; l’infezione non deve mai essere sottovalutata e va sempre riferita dal medico.
Come si trasmettono Eris e Pirola? Analogamente alle altre varianti di SARS-CoV-2, la trasmissione avviene attraverso l’esposizione ai droplets (goccioline di saliva ndr) di persone infette generati quando si parla, si tossisce o si stranutisce. Allo stesso tempo, la trasmissione può avvenire se si entra in contatto con superfici od oggetti infetti e se, con le mani contaminate (non lavate), ci si tocca occhi, naso o bocca. Cosa fare? Come ormai abbiamo imparato in questi anni dobbiamo: indossare i dispositivi di protezione individuale in luoghi dove vi è un più alto rischio di contagio e in presenza di persone fragili, assicurarsi un’accurata igiene delle mani, lavandole accuratamente, tossire e starnutire in un fazzoletto o nella piega del gomito nel caso non si abbia a disposizione il fazzoletto e gettare il fazzoletto dopo avervi starnutito o tossito dentro. Come comportarsi in presenza di sintomi riconducibili ad un’infezione Covid? In presenza di sintomi respiratori o di altri sintomi come febbre, mal di gola, stanchezza e dolori muscolo-articolari, è fondamentale, anche se le normative vigenti non lo impongono, isolarsi e contattare subito il medico che potrà fornire indicazioni su quale iter intraprendere.
E per quanto riguarda il vaccino? Ufficialmente domenica 1° ottobre è partita la campagna di vaccinazione antinfluenzale a Milano e in tutta la Lombardia. Priorità a over 60, bambini tra i due e i sei anni, donne in gravidanza, operatori sanitari, forze dell’ordine, polizia locale, vigili del fuoco, insegnanti e personale scolastico. Insieme al vaccino contro l’influenza sarà possibile fare anche il nuovo siero anti Covid. Interessante, perché sembra che anche il centrodestra locale e nazionale abbia cambiato idea. L’Assessore alla Sanità e Welfare Giudo Bertolaso ha sottolineato che non si tratta della quinta dose, bensì di un siero nuovo ed ha poi aggiunto: “Vaccinarsi è un obbligo morale, serve a tutelare noi stessi e le persone fragili che sono vicine”.