El Dondina e l’infame conte tre volte vedovo

È questo il settimo libro delle inchieste di “El Dondina”, capo della squadra volante che operava a Milano attorno alla metà del 1800. È sempre difficile fare un riassunto del libro perché i casi raccontati e risolti sono piuttosto numerosi e, soprattutto, c’è un intersecarsi di fatti che entrano in più di una inchiesta. Il caso che dà il titolo al libro ha uno svolgimento molto particolare perché prende spunto da un famoso libro di Giuseppe Rovani: Cento Anni. I fatti raccontati nel libro di Rovani sono realmente accaduti e El Dondina, con la fattiva collaborazione del suo amico avvocato Mario Vigorelli, racconta la tragica sorte di una giovane e graziosa cantante lirica. Altre inchieste di grandissimo interesse e di notevole suspence contribuiscono a considerare questo settimo libro di Maestrini, forse il più interessante fra quelli finora scritti. Due parole per quei lettori che non hanno mai avuto occasione di leggere un libro di El Dondina. Lui non usava armi e per la sua difesa era sufficiente la sua forza e la sua determinazione. Negli interrogatori più duri, quando era certo della colpevolezza del fermato, la sua presa alle orecchie era determinante per avere una bella confessione. Un suo pregio, ma anche un suo limite, era una sorta di bonomia che applicava quando un giovane delinquente, alle prime armi, sinceramente pentito, veniva lasciato tornare in famiglia con la fedina penale non ancora macchiata.

Qualche volta El Dondina andava un po’ oltre la legge nell’affrontare “quei che pichen i donn” ai quali prima cercava di far capire come fosse vigliacca la loro azione, ma se poi non capivano… peggio per loro! Sono assai felice di presentare ancora l’amico scrittore meneghino Flavio Maestrini e spero che, non solo in zona, vengano letti i suoi meravigliosi ed interessanti libri!!!