La Val Trebbia in Emilia

Ho l’onore di presentare un libro fotografico un po’ fuori dal comune e di regione, infatti trattasi di Emilia e precisamente la Val Trebbia, questo perché da parte materna è nel mio cuore anche se sono nata a Milano e lascio raccontare a Rocco Bonfanti, fotografo particolarmente sensibile alla natura ed al paesaggio: “La passione per la fotografia e la Val Trebbia mi accompagna da sempre. Ho iniziato scattando per strada, ispirandomi alle immagini di Henry Cartier Bresson, formandomi successivamente con professionisti di fama nazionale e internazionale fino a quando la passione per la natura mi ha fatto avvicinare alla fotografia di paesaggio. Così ho iniziato a ritrarre i paesaggi ai quali ero più affezionato, quelli della Val Trebbia, a volte anche come scusa per stare lì, per sentire l’energia del fiume che scorre. La bellezza paesaggistica della Valle ai miei occhi non ha eguali: ampi meandri, borghi in sasso, castelli e chiese affacciati sulle sponde del fiume, la rendono ideale per esprimermi in fotografia. Dopo una mostra fotografica realizzata a Travo nel 2021 e aver ricevuto alcuni riconoscimenti a livello internazionale, ho ampliato sempre di più il mio portfolio di immagini arrivando ad un’altra esposizione nel 2023 e la creazione di un volume fotografico con 97 immagini tutte della Val Trebbia. Oggi per me la fotografia di paesaggio é una scusa per vivere a contatto con la natura, per esprimermi fotograficamente e per condividere un’esperienza con amici fotografi o in solitaria. Il libro fotografico “Terre del Trebbia” é il risultato di un lungo lavoro durato circa 5 anni attraverso le stagioni e i luoghi più significativi, seguendo ciò che la luce è in grado di creare nei paesaggi della valle. Questo mi ha permesso di restare a contatto con il fiume e con il suo ritmo naturale attraverso le stagioni, i colori e i paesaggi che ha creato nel tempo dando vita a luoghi meravigliosi”.
Alessandro Gandolfi scrive nella prefazione: “Rocco Bonfanti ha esplorato la Val Trebbia per amore. […] Lui interpreta la fotografia per quella che è: curiosità, ricerca, esplorazione. L’opportunità di sentirsi liberi, di esercitare l’arte della pazienza, di essere in simbiosi con il luogo, di giocare con le forme e le sfumature. Il risultato è un sincero tributo a quella che Hemingway pare avesse definito una volta “la valle più bella del mondo”.
Riferimenti: https://roccobonfanti.com/
https://instagram.com/rocco_bonfanti?igshid=YmMyMTA2M2Y=